Recensione N. 34: “Alida” (II° ed.) di Brhan Tesfai

Di Karim Metref

La recensione della prima edizione di Alida (Brhan T. F. Alida. Edizioni Dell’Arco. 2006) è stata la recensione N° 1 di questo sito- Pubblicata nel lontano 15 gennaio 2007. 10 anni dopo Alida di Brhan Tesfai è uscita in una nuova versione, per le edizioni SUI di Prato.

Il libro si presenta più elegante, con una bella copertina, un carattere più leggibile, una impaginazione più confortevole. Come oggetto e come editing la nuova edizione è di sicuro molto più curata della prima.

La storia rimane, grosso modo, la stessa. Con i suoi tredici capitoli divisi in due parti principalmente: una metà più mistica e rivoluzionaria in cui la protagonista Alida posseduta da uno spirito benevolo vola verso la sua emancipazione dalla prigione delle tradizioni e delle imposizioni maschiliste.

Una seconda metà, invece, più terrena in cui Alida torna con i piedi per terra e accetta di mettersi sotto la tutela di un maschio, un mercante ricco. Salvo poi cercare la libertà con delle “scappatelle” che la porteranno dalla parte del torto.

Alida è l’Africa, ha sete di libertà ed emancipazione. Ma rimane prigioniera di una piccola borghesia mercantile che la sottomette alla propria dominazione egoista. Questo è quanto prendo come impressione primordiale dal lungo racconto di Brhan Tesfai. E se dieci anni dopo, la seconda edizione rivisitata, rimane sostanzialmente la stessa è perché le cose in Africa non sono cambiate.

Il continente più giovane e più ricco del pianeta rimane alla mercé degli interessi di pochi. La sua bellezza inebriante è ancora prigioniera. Ancora si chiede cosa può fare: Cosa possiamo fare?

Alida. Brhan Tesfay. SUI Edizioni, 2017, ISBN:   9788899055073